Jannik Sinner è l’uomo del momento: a soli 19 anni e 3 mesi infrange record su record all’interno del panorama tennistico nazionale ed internazionale. Le sue evidenti doti tecniche, unite alla sua innata freddezza derivante forse dalle sue origini altoatesine, gli ha difatti permesso – lo scorso 14 novembre – di trionfare all’ATP 250 di Sofia.
Con questa vittoria il classe 2001 (il primo della sua generazione a vincere un torneo ATP) ha raggiunto il 37° posto nella classifica del ranking mondiale. Impressionante come dato, certo, ma lo diventa ancora di più se facciamo un passo indietro.
È il 31 gennaio 2018 quando un giovanissimo Sinner (la carta d’identità segna 16 anni e 5 mesi!) fa il suo esordio tra i professionisti al Futures Egypt F3, a Sharm El Sheikh: il tennista azzurro è 1592° del ranking ATP. È solo l’inizio per il ragazzo nativo di San Candido che, a suon di prestazioni sempre più convincenti, chiude il 2018 al 551esimo posto.
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Ad aprile dell’anno successivo, la sua prima vittoria in un torneo di qualificazione ATP 250 gli permette di entrare tra i primi 300 del Mondo: il ranking recita 298°. Con la prima semifinale della carriera raggiunta ad un ATP 250 – quelli di Anversa – disputata ad ottobre dello stesso anno, sfiora la top 100. Quel 101esimo posto in classifica dura comunque pochissimo; lo stesso 28 ottobre il classe 2001 si piazza al 93° posto della graduatoria mondiale: è il più giovane tennista italiano ad ottenere un risultato così prestigioso.
Il 2020 si apre con la prima partecipazione personale agli Australian Open; torneo che gli permette, con la vittoria al primo turno, di diventare il più giovane italiano di sempre a vincere un incontro nel celebre torneo australiano. Il 68° posto nel ranking non tarda ad arrivare, Sinner lo ottiene con il primo quarto di finale raggiunto agli ATP 500 di Rotterdam.
Ed eccoci tornati al 16 novembre del 2020: la “Stairway to Heaven” del giovanissimo Jannik non è ancora stata scalata del tutto, ma la strada è sicuramente quella giusta!